Come qualsiasi altra pianta, anche la
cannabis sativa può essere coltivata in molti modi diversi con l’uso ad esempio di pesticidi, diserbanti e altre sostanze chimiche oppure prediligere l’uso esclusivo di prodotti e tecniche naturali. Tanti sono i vantaggi della canapa prodotta in maniera biologica, il più evidente è l’assenza di agenti chimici per la crescita della pianta.
La coltivazione della cannabis biologica va in pieno favore delle piante rispettando il ciclo di crescita naturale senza intervenire artificialmente per una crescita più veloce, andando incontro ai tempi biologici senza forzature.
La cannabis biologica ha così la possibilità di svilupparsi e irrobustirsi come “natura comanda”.
Avendo più tempo per crescere e per assorbire i nutrienti del terreno, la canapa biologica sviluppa appieno tutte le sue proprietà, arricchendosi di terpeni diventando piacevolmente aromatica. Il fattore più importante nella coltivazione biologica è la salute del terreno infatti per prosperare al meglio, le piante di cannabis devono sviluppare una complessa interazione con il terreno il quale è composto da microrganismi che svolgono un ruolo importantissimo nello scomporre la materia organica in sostanze nutritive che poi verranno assorbite dalla pianta. La cannabis biologica richiede una “dieta” varia e completa per produrre i risultati migliori proprio come noi esseri umani richiedono due componenti principali i macronutrienti e i micronutrienti.
1) Azoto per la crescita e lo sviluppo della pianta e si somministra tramite letame, alga marina e compost di lombrico.
2) Potassio per la fotosintesi, regola l’assorbimento di co2 e attiva gli enzimi per la produzione di atp. Si somministra tramite alga kelp e cenere di legno.
3) Fosforo per la trasformazione di zuccheri e amidi ed il trasferimento delle caratteristiche genetiche alla generazione successiva. Anch’esso si somministra tramite il letame e il fosfato di roccia.
Alcuni dei micronutrienti:
1) Il boro aiuta a costruire le pareti cellulari ed è importante nello sviluppo dei semi. Si somministra tramite compost e materia organica.
2) Il calcio utilizzato nella crescita e nutrizione delle piante, diminuisce la salinità del suolo e migliora la permeabilità all’acqua, somministrando tramite gusci di uovo.
3) Il rame necessario per la fotosintesi, attiva il metabolismo dei carboidrati e delle proteine. Si somministra tramite letame delle mucche da latte compost organico.
4) Il magnesio indispensabile per la germinazione e per la resistenza alle malattie delle radici. Si somministra tramite alga marina.
La scelta verso una coltivazione biologica della cannabis è l’opzione migliore per il terreno e in generale per il nostro pianeta, andando incontro ad un sistema di coltivazione più pulito, da adottare ed estendere a tutte le specie vegetali. Questa metodologia, anche se richiede uno sforzo maggiore in termini di tempo da parte del coltivatore, è in grado di produrre materie prime migliori e con standard qualitativi elevati rispetto alla tradizionale coltivazione con agenti chimici.